La dieta in caso di ovaio policistico: che cibi mangiare e quali evitare?
9.2.2022 · 2 min letturaLa sindrome dell'ovaio policistico è una condizione che "distrugge" l'equilibrio ormonale di una donna ed è alla base di una serie di problemi metabolici. Come sottolineano i medici, una dieta adeguata può alleviare gli effetti di questa malattia, quindi oggi vi portiamo dei consigli su come farlo. Non è si tratta di dieta nel senso classico della parola, è più un cambiamento nello stile di vita e nelle abitudini alimentari.
Ti è stata diagnosticata la PCOS?
La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è un disturbo ormonale causato da un rapporto sbilanciato di ormoni femminili e maschili nel corpo di una donna, con una maggiore produzione di testosterone. Come risultato di questo squilibrio, le ovaie ovulano meno. Una caratteristica tipica è anche un numero di piccole cisti nella corteccia ovarica.
Troppo testosterone e insulina
È anche noto che la PCOS ha gli stessi disordini metabolici dei pazienti con sindrome metabolica: hanno una sensibilità all’insulina inferiore, una ridotta tolleranza al glucosio, diabete di tipo 2 o livelli di colesterolo più elevati. Pertanto, nel trattamento di questa sindrome, i medici si concentrano anche sullo stile di vita del paziente, in particolare su un cambiamento nella dieta.
La PCOS può essere alleviata con una dieta adeguata
In termini di dieta, i medici consigliano di concentrarsi su tre parametri fondamentali, ovvero l’indice glicemico, la dieta antinfiammatoria e la cosiddetta dieta “DASH”. Diamo un’occhiata a come agiscono sul corpo:
- Dieta a basso indice glicemico: se mangiamo un alimento con un basso indice glicemico, il livello di zucchero nel sangue aumenterà solo leggermente. Il corpo non deve rilasciare molta insulina e il livello di zucchero nel sangue scende più lentamente, quindi si inizia ad aver fame ad intervalli maggiori. Gli alimenti con una dieta a basso indice glicemico includono cereali integrali, legumi, noci, semi, frutta, verdure a base di amido e altri alimenti non trasformati a basso contenuto di carboidrati.
- Dieta antiinfiammatoria: i sintomi legati alla PCOS possono essere alleviati anche grazie a cibi antinfiammatori, in particolare bacche (es. goji), pesce grasso, verdure a foglia e olio extravergine di oliva.
- Dieta DASH: è una dieta molto popolare tra i medici è stata originariamente progettata per ridurre il rischio o l’impatto delle malattie cardiache, ma è stato dimostrato che aiuta a gestire i sintomi della PCOS. La dieta DASH è ricca di pesce, pollame, frutta, verdura, cereali integrali e latticini a basso contenuto di grassi, mentre non comprende i cibi ricchi di grassi saturi e zuccheri.
Il manuale per il frigorifero
Trovare la dieta giusta costa molto sforzo nella vita di tutti i giorni ed è ancora più complicato se si soffre di PCOS. Per orientarti al meglio su cosa mettere nel carrello e cosa invece evitare, abbiamo preparato una panoramica di alimenti specifici, che ti aiuteranno nell’organizzazione del tuo menù. Nella cura della PCOS non dimenticarti di:
- verdure a foglia: verdure come cavoli e spinaci sono ricche di vitamina B e calcio. Svolgono anche un ruolo importante nella regolazione del metabolismo degli zuccheri, degli ormoni, della tiroide e dei grassi.
- grassi sani: gli acidi grassi possono aiutare a bilanciare i livelli ormonali e la fertilità. Gli alimenti adatti includono: avocado, burro di noci, semi di chia, olio extravergine di oliva e pesce grasso (come il salmone).
- “stimolanti del sistema immunitario”: consumare dosi sufficienti di aglio e zenzero.
- alimenti che contribuiscono alla salute del fegato: ad esempio limone, barbabietola, lime, cavolo e carote.
- alimenti BIO / Organic: mangiare “biologico” non solo aiuta a combattere la PCOS, ma giova anche a tutto il corpo
I cibi a cui dire “NO”
In poche parole, le donne che soffrono di PCOS dovrebbero evitare i cibi poco sani. Si tratta principalmente di dolciumi, carboidrati raffinati (pane bianco, cracker, panini di riso, ecc.), cibi fritti, bevande dolci, carne lavorata industrialmente (salsicce), grassi solidi (margarina e strutto) Da evitare anche gli alimenti a base di soia e gli oli di semi.